PSICODIAGNOSTICA
La psicodiagnostica è la disciplina che si occupa della valutazione e della diagnostica psicologica, personologica e , attraverso l’uso di un repertorio integrato di questionari, inventari di personalità, batterie e tecniche testistiche (psicometriche e proiettive), colloqui clinici, esami neuropsicologici e valutazioni osservative; il tipo di tecniche e strumenti usati variano di volta in volta, in base al contesto e dallo scopo della valutazione, all’età ed al tipo di eventuali difficoltà dei soggetti valutati, ed all’orientamento teorico e formazione specialistica del valutatore.
La valutazione psicodiagnostica vede tra i suoi ambiti di applicazione più frequenti anzitutto l’ambito clinico e psicopatologico in relazione all’età evolutiva e all’età adulta, l’ambito neuropsicologico avente come obiettivo la valutazione del funzionamento cognitivo e neuropsichico di soggetti (spesso con diagnosi neurologiche di diverso tipo, dalle demenze, alle malattie neurodegenerative, traumi cranci, etc), l’ambito giuridico-forense, l’ambito della psicologia del lavoro e l’ambito scolastico in interazione con la psicopatologia dell’età evolutiva per la valutazione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA).
In ambito della psicopatologia dell’età evolutiva, il processo valutativo psicodiagnostico assume rilevanza fondamentale sotto molteplici punti di vista. I disturbi dell’età evolutiva (o Disturbi del Neurosviluppo) hanno la caratteristica di esordire nelle prime fasi dello sviluppo della persona
Generalmente il percorso di assessment psicodiagnostico con i soggetti in età evolutiva prevede colloqui con i genitori, colloqui con il bambino/adolescente, somministrazione di questionari self-report e interviste semi-strutturate con i genitori e con i bambini (in taluni casi si coinvolgono anche gli insegnanti), sedute di osservazione di gioco, valutazione del livello cognitivo e eventuali approfondimenti in ambito neuropsicologico, la valutazione neuropsicologica ha come scopo la misurazione delle abilità cognitive (attenzione, memoria, linguaggio, percezione, funzioni esecutive) mediante la somministrazione di test neuropsicologici di valutazione globale e di test neuropsicologici funzione-specifici.
In ambito giuridico-forense, la valutazione psicologica si effettua a scopo legale, peritale o assicurativo (perizie civilistiche o penali, valutazioni del danno esistenziale, valutazione delle capacità cognitive, valutazioni di idoneità per le adozioni e gli affidamenti, etc.) In questo caso la psicodiagnostica ha quindi uno scopo legale e non clinico e l’esito del processo di valutazione psicodiagnostica viene utilizzata dall’autorità giudiziaria o da commissioni di valutazioni medico-legali.
Un altro ambito della psicodiagnostica è l’ambito della psicologia del lavoro e delle organizzazioni, in particolare in riferimento alla selezione del personale e alla valutazione delle competenze dell’individuo. La psicologia del lavoro rappresenta una delle prime branche della psicologia in cui sono stati sviluppati e applicati strumenti di assessment.
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